Sabato 4 febbraio ha fatto tappa a Bologna, e vi rimarrà
per
un paio di settimane, la Citroen Mehari verde di Giancarlo Siani,
giornalista
ucciso dalla camorra a Napoli il 23 settembre 1985.
Aveva appena compiuto 26
anni ed era diventato per le organizzazioni criminali un cronista scomodo per
gli articoli che scriveva come collaboratore precario del Mattino a Torre
Annunziata.
La sosta bolognese fa parte del “Viaggio Legale” in Emilia
Romagna, un’iniziativa articolata in numerosi eventi e promossa da Filt Cgil, Caracò, Libera, Comitato io
Lotto, Cgil Emilia Romagna e Cna Fita.
Il convegno di apertura
“ Liberi d’informare: da Giancarlo Siani al processo Aemilia, come
cambia l’informazione” si è tenuto nella stessa giornata di sabato alla
Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio.
Hanno partecipato, tra gli altri, Susanna Camusso, segretaria generale
CGIL, Paolo Siani (Fondazione Polis) e Sandro Ruotolo (giornalista). Ha portato
il saluto dell’Aser la presidente Serena Bersani.
L’auto, simbolo della lotta alle mafie e di tutti i
giornalisti uccisi, stazionerà nel cortile di palazzo D’Accursio fino al 16 febbraio.
Per ulteriori informazioni: www.ilviaggiolegale.it/bologna-4-16-febbraio-2017